Margherita de Maria, ingegnere biomedico, è uno dei pilastri dell’area delivery, oltre a essere coordinatrice dei progetti che vedono coinvolte le strutture ospedaliere del Pascale e del Cardarelli di Napoli.
Grazie alla sua attenzione ai dettagli e alla sua esperienza nel settore, assicura che i progetti procedano secondo i tempi stabiliti e raggiungano gli obiettivi prefissati. La sua capacità di anticipare le esigenze e di risolvere eventuali problematiche è essenziale per il buon andamento dei progetti stessi.
In questa intervista, concessa per la rubrica della newsletter aziendale “People KIRANET”, Margherita ci parla del suo impegno quotidiano, facendoci scoprire alcuni particolari del lavoro che svolge in azienda.
Margherita, la tua attenzione in questo momento è rivolta alle strutture ospedaliere del Pascale e del Cardarelli?
“Sì. Al Pascale seguo il nostro sistema per la gestione della prescrizione, preparazione e somministrazione delle terapie e logistica del farmaco, mentre al Cardarelli siamo in dirittura d’arrivo per la messa in produzione del sistema di somministrazione e logistica del farmaco”.
Qual è la tua attività specifica?
“In pratica sono l’interfaccia tra KIRANET e il Cliente. Rispondo alle esigenze di quest’ultimo e, supportata dai team di analisi e sviluppo, ho il compito di garantire una comunicazione efficace e continua. In più, coordino quelle che sono le attività delle risorse di presidio, ossia delle risorse impegnate in prima linea negli ospedali che quotidianamente affiancano il personale sanitario e raccolgono importanti feedback sull’utilizzo del sistema”.
Il lavoro delle risorse presenti quotidianamente nelle strutture ospedaliere è anche di formazione del personale sanitario?
“Sì, le risorse formano e affiancano il personale sanitario nell’utilizzo delle nostre soluzioni”.
La loro è una presenza fissa negli ospedali?
“È una presenza fissa, quotidiana”.
Le risorse delivery continueranno a presenziare nelle strutture ospedaliere anche quando il sistema sarà a regime?
“Al Pascale il sistema è già a regime e stiamo continuando a dare assistenza sul posto. Al Cardarelli abbiamo programmato una prima fase in cui ci sarà la formazione, poi seguirà l’assistenza”.
Quante sono le risorse delivery che coordini?
“Attualmente le risorse sono sei, divise tra il Pascale e il Cardarelli”.
Qual è il bilancio dell’attività svolta dal tuo gruppo nelle strutture ospedaliere?
“Le risorse di presidio ci hanno permesso di garantire un supporto continuo e di qualità al personale sanitario, elemento cruciale per la diffusione di un nuovo sistema informatizzato in un contesto tanto delicato quanto complesso come quello ospedaliero. Il nostro intervento si è distinto non solo nella formazione e nell’affiancamento del personale, ma anche nella capacità di raccogliere le esigenze operative, fondamentali per l’individuazione di soluzioni altamente performanti e in linea con le necessità del contesto”.
Il Pascale è molto più avanti rispetto al Cardarelli…
“Il sistema al Cardarelli, in realtà, non è stato ancora avviato, anche se stiamo per partire. Siamo nella fase iniziale con le attività propedeutiche alla messa in esercizio, mentre il Pascale, come dicevamo prima, è già a regime”.
Il Pascale ha i carrelli?
“Sì, al Pascale la somministrazione delle terapie farmacologiche è gestita mediante l’utilizzo dei carrelli FIDRUN negli oltre venti reparti, mentre al Cardarelli, oltre ai carrelli, saranno utilizzati presso i cinque reparti pilota anche gli armadi informatizzati FIDROK per la gestione della logistica del farmaco. L’obiettivo del progetto è l’estensione della soluzione in tutti i reparti (oltre una settantina) dell’Azienda.
Da quanto tempo lavori in KIRANET?
“Già da quattro anni”.
Hai sempre svolto questo tipo di attività?
“No, ho seguito l’evoluzione di KIRANET. Inizialmente mi sono occupata dell’analisi funzionale, in fase prototipale, degli attuali prodotti hardware, poi ho assunto il ruolo di specialista di prodotto e, successivamente, ho avuto l’opportunità di coordinare le attività per i progetti Cliente”.
È stato il tuo primo lavoro quello in KIRANET?
“Non il primo. Ho lavorato precedentemente per l’Asl di Bari, come tecnico per la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali, e al Policlinico Federico II di Napoli, come referente dei collaudi di accettazione delle apparecchiature elettromedicali”.
Cosa ti ha dato KIRANET in questi quattro anni di attività?
“L’azienda mi ha dato l’opportunità di affiancare diverse professionalità che mi hanno trasmesso tutto ciò che non conoscevo, ponendo le basi per un’importante crescita”.
E invece, tu cosa pensi di aver dato all’azienda?
“Ho dato a KIRANET la mia proattività, che si è tradotta in una costante attenzione per l’individuazione e la risoluzione di eventuali problemi. La passione per il lavoro, così come la perseveranza nel raggiungere gli obiettivi, mi hanno sempre contraddistinta, motivandomi a dare il massimo ogni giorno”.
(L’intervista è stata realizzata da Ignazio Riccio)